di Chiara Carminati

Chiara Carminati (www.parolematte.it ) scrive libri per bambini e ragazzi, e conduce laboratori e incontri di lettura presso biblioteche, scuole e librerie.
Laureata in Lettere Moderne, ha conseguito il Diplôme d’Etudes Approfondies in analisi del testo all’Université d’Aix-en-Provence.
Specializzata in didattica della poesia, tiene corsi di aggiornamento per insegnanti e bibliotecari, in Italia e all’estero.
Tra i libri pubblicati, Poesie per aria (Topipittori), Il mare in una rima (Mondadori e Nuove Edizioni Romane), Diario in corsa (Einaudi Ragazzi) Rime per le mani (Franco Panini Editore) e il manuale per insegnanti Fare poesia (Mondadori).

Con i musicisti della Linea Armonica ha realizzato spettacoli e letture concerto (tra cui Parole Matte e In viaggio con Mozart). Insieme a Claudio Parrino ha ideato per l’ERT Teatro&Scuola del Friuli Venezia Giulia i programmi radio di storie e libri per bambini Rimbambelle e Rimbambook. È tra i redattori di Fuorilegge, il sito dedicato ai ragazzi e alle loro letture. È stata ospite di Radio Tre - Fahreneit per la rubrica “Vocabolario”.

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a cura di Massimo Rizzante e Lello Voce

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La poesia salva la vita

Articolo postato mercoledì 17 novembre 2010

“La poesia salva la vita” è un famoso libro di Donatella Bisutti, indispensabile e appassionante. Ripenso spesso al suo titolo, quando parlo di poesia ai bambini. Li guardo sorridere, crucciarsi, incuriosirsi, meravigliarsi davanti alle poesie che si aprono per loro dai libri più diversi, e mi sembra di vederli partire per un viaggio, ognuno con la sua barchetta di parole. Mi chiedo che terre visiteranno, e come useranno le provviste di poesia che stanno mettendo in tasca adesso, mentre giocano con la voce o scandiscono mormorando una lettura privata e pensierosa. Qualche settimana fa, in una terza elementare, ho chiesto un volontario per aiutarmi a leggere “Si scioglie in scialli” di Roberto Piumini (da Ridi Ridì, Fabbri Editori). È una poesia molto sonora, letta ad alta voce e insistendo sui suoni ripetuti evoca il rumore dell’acqua tra gli scogli:

Si scioglie in scialli,
scivola in gorgogli,
lascia bisbigli
sullo scoglio:
scintillando,
liscia scia,
scende l’onda
e striscia via.
(Roberto Piumini)

Un bambino alza la mano con convinzione e mi raggiunge al tavolo dei libri. L’insegnante gli scocca uno sguardo sorpreso e preoccupato: è un bimbo con molte difficoltà di lettura, mi spiega poi, l’ultimo che immaginava potesse esporsi davanti a tutti, leggendo a prima vista e ad alta voce. Per giunta, una poesia così sonora non lascia scampo. Ma il bimbo si lancia, senza rete di salvataggio: la sua difficoltà gli impone lentezza, la lentezza lo porta a indugiare sulle articolazioni più complesse, l’indugio fa gustare ogni suono... lettura perfetta, applauso generale. Capita spesso che una poesia colpisca per qualche motivo proprio i bambini considerati restii alla lettura/scrittura. Qualcosa si accende all’improvviso, si afferma come una rivelazione, scatta una molla insospettabile: chiedono di poter copiare la poesia, o di ripeterla per impararla a memoria, o si mettono a scrivere versi che si ispirano a quelli... La poesia salva la vita, chissà. Di sicuro accende cerini al buio.

Pochi giorni fa quel titolo così bello mi è tornato in mente, in una situazione per me inedita. Casa di Reclusione di Campobasso: Brunella Santoli, preziosa e infaticabile anima dell’Unione Lettori Italiani, ci propone di realizzare uno spettacolo sulla poesia per i bambini nel pomeriggio di incontro tra i detenuti e le loro famiglie. Sul palco, mentre intrecciamo musiche, poesie e filastrocche, sento l’elettricità dell’aria. È fortissima l’emozione dell’incontro, delle parole dette e di quelle trattenute, nella compresenza di grandi e piccoli in sala. Per un attimo penso che noi siamo lì quasi per caso: se al nostro posto ci fosse un raccontastorie o uno spettacolo di burattini, la forza di questa condivisione sarebbe uguale. Ma quando chiediamo a grandi e piccoli di liberare insieme la poesia con la voce e con il corpo, e nella penombra intravedo i bambini afferrare le mani dei genitori, una di qua e una di là, e giocare le parole insieme a loro, mi torna in mente in un lampo il titolo di Donatella Bisutti. La poesia salva la vita, chissà. Di sicuro le stringe le mani.

Il logo del blog è di Rotraut Susanne Berner, da “Nel buio splendeva la luna”, Einaudi Ragazzi.
L’immagine di questo post è di Pia Valentinis, da “Emily’s Path”, Pritt Publishing Press

3 commenti a questo articolo

La poesia salva la vita
2010-12-08 22:28:46|

brava, brava chiara.. mah


La poesia salva la vita
2010-11-24 18:47:28|di enrico dignani

ieri per due ore sono stato a confronto con la 5°B della scuola elementare G. Pascoli in qualità di artista poeta e pittore , è stato un successo entusiasmante. giuro. Ho spiegato loro,ci sono riuscito, che Il pensiero superficiale è prevalente perché utile nel disimpegno dell’ordinario al soddisfacimento dei bisogni primari, ma ci rende mediocri banali e dozzinali.il pensiero profondo aiuta la persona ad abitarsi ad avere un mondo parallelo a quello ordinario che poi se né gioverà.Il pensiero superficiale ci rende adatti quello profondo migliori, l’ambito sociale accetta gli adatti e respinge i migliori, che ritiene pericolosi.Il migliore per essere accettato deve risultare anche il più adatto e lo si dice genio.


La poesia salva la vita
2010-11-24 10:39:31|di cristina rudi

Ciao Chiara! Non posso che essere d’accordo e condividere quello che hai postato qui...
per me, e anche per i miei bambini, la poesia è una salvezza che dà colore e musica alla vita!


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